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L’educazione sessuale comincia in famiglia

Ammettiamolo: siamo circondati da immagini, trasmissioni televisive, discussioni sul web dove il tema della sessualità viene affrontato in modo non esattamente educativo, specie se pensiamo a come questi messaggi possono essere recepiti dai nostri figli, bambini o adolescenti che siano.

Non è sempre facile affrontare una corretta educazione sessuale come genitori perchè le domande e le curiosità dei bambini arrivano sempre prima, a volte già a partire dalla scuola materna (“mamma come sono nato”? “perchè quei ragazzi si stanno baciando”?)

La scuola, partendo già dalle elementari, spesso predispone dei percorsi formativi ad hoc per i bambini, dove vengono date le informazioni di base rispetto alla sessualità, all’affettività e alle malattie sessualmente trasmissibili. I genitori oscillano tra l’essere sollevati (“così non devo farlo io”) e l’essere timorosi (“chissà cosa dirà l’esperto al mio bambino”, “vorrei essere una mosca per entrare in classe e sentire le domande che il mio bambino farà”).

Certo, la scuola ha un ruolo importante nella formazione su questo tema ma vi dico che la prima educazione sessuale inizia in famiglia.

ma come?

Innanzitutto i bambini imparano la modalità di trasmissione dell’affetto tra uomo e donna in casa osservando la relazione tra mamma e papà. Se il loro rapporto è rispettoso, imparerà che uomo e donna si possono amare in maniera bella e soddisfacente. Se invece la relazione tra mamma e papà è dispari, magari perchè il papà è sgarbato verso la mamma o addirittura maltrattante il bambino potrebbe imparare che l’affettività e la sessualità (che è anch’essa un linguaggio dell’amore) possono essere pretesi con la forza.

Pensiamo inoltre a quante volte con leggerezza e maleducazione sentiamo fare dell’ironia sulle persone omosessuali o transessuali o ancora quante volte una donna viene giudicata “facile” a seconda dell’abbigliamento indossato. Se ci facciamo prendere da questi discorsi, se banalizziamo questi contenuti e li trattiamo con volgarità e discriminazione i nostri figli li assorbiranno e avranno una versione distorta e non corretta della sessualità umana.

Quindi come possiamo fare per garantire ai nostri figli una corretta educazione sessuale?

Utilizzare dei libri sul tema dell’educazione sessuale. Ci sono in commercio ma anche in biblioteca disponibili dei libri bellissimi per bambini già a partire dai 3/4 anni che affrontano il tema dell’educazione sessuale con disegni, immagini, parole adatte alla loro età.

Con i ragazzi più grandi prendere spunto da notizie sentite alla tv o lette su internet e chiedere la loro opinione. “cosa sai dell’Hiv”? “cosa ne pensi di quella ragazzina che è rimasta incinta a 14 anni”?

Trattare l’argomento della sessualità, dell’amore, dei rapporti uomo-donna, dell’omosessualità, dell’identità di genere con la massima delicatezza e il massimo rispetto. Più saremo delicati in famiglia nel trattare questi temi più i nostri figli lo saranno all’esterno

Non alimentare e non scherzare sulla presenza o assenza di eventuali fidanzatini o fidanzatine magari già a partire dalla scuola materna. Un bambino piccolo non è assolutamente pronto nè adatto ad avere un interesse amoroso nei confronti di un’altra persona.

Se l’educazione sessuale è fatta per tempo non è necessario fare “il discorso” che tutti i genitori temono alle soglie della preadolescenza. E’ vero però che talvolta può esserci la necessità di trattare argomenti relativi alla sessualità e all’affettività ritagliandosi uno spazio personale di dialogo con i proprio figlio. In questo caso sarebbe meglio che la mamma si occupasse di parlare con la figlia femmina e il papà con il figlio maschio.

E voi cosa ne pensate? I vostri figli vi pongono domande sui sentimenti, sull’affetto e sul sesso? Se volete, aspetto i vostri commenti.

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