Menu Chiudi

La sensazione di essere costantemente esclusi.

Alcune persone hanno la sensazione di essere sempre o spesso escluse dagli altri. E’ questa un’esperienza molto dolorosa, che porta chi la sperimenta ad evitare gradualmente le situazioni sociali oppure a fingere una spavalderia e una sicurezza innaturali, che però non vanno a compensare il senso di inadeguatezza e di esclusione sottostanti.

Prova a rispondere alle seguenti domande:

Nelle situazioni sociali ti senti molto a disagio?

Ti senti poco brillante o noioso e hai la sensazione di non avere nulla da dire?

Ti senti fondamentalmente diverso dagli altri?

Non ti senti parte di nessun gruppo?

Se hai risposto SI alla maggior parte delle domande potresti essere vittima della trappola dell’Esclusione Sociale.

Ma vediamo prima di tutto cos’è una trappola dal punto di vista psicologico. Una trappola si forma a partire da un insieme di regole, di schemi di comportamento, che vengono appresi di solito durante l’infanzia. Queste regole ci dicono come è giusto comportarci con gli altri, come gli altri ci vedono e ci considerano, che tipo di posto è il mondo e qual è il nostro ruolo all’interno di esso.

La trappola è definita tale perché alcune situazioni vissute nell’infanzia, che hanno contribuito al formarsi di certe regole, possono guidare la lettura attuale della realtà che ci circonda anche quando le cose sono molto cambiate rispetto ad allora. E’ quindi un modo di vedere il mondo che ci condiziona, che non è più valido ai nostri giorni, ma che risulta però ancora attivo e funzionante. Può quindi farci cadere in errore, facendoci interpretare delle situazioni in un modo non corretto e non utile rispetto alla nostra vita attuale.

Ad esempio, se vivi la trappola dell’Esclusione Sociale potresti pensare di essere poco gradito e poco simpatico agli altri, in assenza di prove concrete del fatto che questa supposizione sia vera. Però questa convinzione potrebbe portarti ad essere più scostante con gli altri, che alla fine potrebbero davvero allontanarti, finendo per confermare la tua idea di base.

Vediamo ora quali possono essere le cause di questa trappola.

Una prima causa potrebbe essere l’aver avuto durante l’infanzia alcune caratteristiche visibili o alcuni interessi che facevano sentire inferiori e diversi. Ad esempio l’aspetto fisico, l’altezza, la presenza di balbuzie, il sovrappeso o l’eccessiva magrezza, un’eccessiva timidezza, particolari doti scolastiche, o, al contrario, difficoltà di apprendimento evidenti e limitanti.

Un’altra possibile causa potrebbe essere la diversità della propria famiglia di origine rispetto alle altre, ad esempio l’avere avuto un genitore alcolista o con una malattia psichica importante. Oppure una famiglia che versava in condizioni economiche di particolare indigenza.

Una causa ulteriore potrebbe essere un’eccessiva passività da bambino che non ti ha consentito di sviluppare delle preferenze o delle abilità specifiche, ma che ha portato l’adeguamento a quello che gli altri si aspettavano da te piuttosto che coltivare una tua personalità.

Queste situazioni possono aver portato le altre persone a trattarti realmente in modo differente e scostante oppure soltanto a farti avere la percezione di un trattamento negativo. In ogni caso, ciò che è rilevante dal punto di vista psicologico è ciò che è rimasto interiormente in te di questo tipo di esperienza.

Come fa sentire questa trappola?

Una prima sensazione è quella di sentirsi diversi o inferiori rispetto alle altre persone. Se vivi questa trappola ti senti costantemente solo, al lavoro rimani ai margini, ti isoli o ti senti isolato.

Ti senti probabilmente nervoso o imbarazzato nelle situazioni di gruppo, non riesci a rilassarti e ad essere te stesso. Pensi moltissimo prima di dire o fare qualcosa e spesso rinunci a farlo.

Fingi di essere come gli altri per la paura di non essere accettato. Ti sforzi di sembrare a tuo agio, simpatico e rilassato. Cerchi di compensare le difficoltà percepite o vissute durante l’infanzia. Ad esempio cerchi di elevare il tuo status sociale, il livello di istruzione, di mascherare le differenze rispetto agli altri. Tutto questo viene fatto però con grande sforzo e sofferenza proprio per supplire a quanto di tutto questo ti è mancato nell’infanzia ed è stato causa di dolore e disagio.

Se stai vivendo questo tipo di trappola ecco cosa puoi fare:

. Leggi un libro in cui si parla delle trappole, di come agiscono e del modo di evitarle. Io ti consiglio “Reiventa la tua vita ” di Klosko e Young.

. Cerca di comprendere la causa della trappola evitando di colpevolizzarti per qualcosa che, se ti ha riguardato nell’infanzia, non poteva per forza di cose essere sotto il tuo pieno controllo.

. Fai un elenco dei tuoi difetti, e cerca di capire, facendoti aiutare da una persona che ti conosce bene e di cui ti fidi, quali sono quelli reali e quelli solo presunti.

. Se sei convinto che un difetto sia reale, prova a individuare i passi per superarlo.

. Elenca le situazioni che stai evitando per paura di sembrare diverso e per non voler vivere la sensazione di inadeguatezza e di distanza sociale.

. Inizia ad affrontarle, prima nell’immaginazione e poi nella realtà, partendo dalla meno difficile.

Se tutto questo non dovesse essere sufficiente o se ti sembra troppo complicato, rivolgiti ad un terapeuta esperto in questo tipo di problematiche.

Dott. sa Sandra Magnolini

Psicologa e Psicoterapeuta a Provaglio d’Iseo (BS) e a Piancogno (BS)

Tel 348 1489841 E mail sandramagnolini@gmail.com

WhatsApp chat